Il racconto di Iole dell’Intercharm
Sabato sveglia quando fuori è ancora buio, partenza alle 7:19 da Genova per Milano, destinazione Intercharm.
Cominciamo la lunga intensa bella giornata. Il viaggio in treno scorre veloce fra confidenze, chiacchiere senza le solite interruzioni dei nostri bambini e non solo di loro purtroppo, a cui siamo, ahimé, abituate. Abbiamo programmato da molti giorni la nostra visita alla Fiera fra sensi di colpa, mariti, figli lasciati a casa per concederci un giorno e qualche ora in più di una libertà che non riusciamo completamente a credere di meritare.
E proprio per questo abbiamo deciso di rimanere a dormire a Milano, per non correre alla stazione alla ricerca dell’ultimo treno disponibile e per goderci a pieno l’intera giornata, nonostante tutto.
Stiamo andando alla fiera dedicata al settore Profumeria, Cosmetica, Acconciatura ecc, a quella cura di sè, a cui io dedico quel tempo, molto poco, ritagliato fra gli impegni del quotidiano: lavoro, casa, famiglia e invece oggi sono qui, la mia attenzione è rivolta a questo mondo e forse, finalmente, a me.
Mi ero concessa a Marzo anche una giornata al Cosmoprof di Bologna, la cui estensione per stand, espositori mi ha impressionato: non siamo riusciti a girarlo tutto.
Ad aspettare Eliana e me all’ingresso della Fiera c’è MarcyBrescia85 che ci trasmette fin da subito il suo entusiasmo.
E presto ci sarà l’incontro con gli altri bloggers, molto più giovani di noi. Prima, però, iniziamo dal piano di sopra dove predominano stand dedicati ai capelli “hair show, world” e lo sguardo è fortemente attratto dallo stand HAIRMED. E perchè? Non subito per “Cheratina R3 Ricostruzione” che naturalmente proverò. Anche se il mio capello questa mattina mi grazia presentandosi in buona salute (confesso che sono fresca di parrucchiere,
ciò mi salva dall’esito implacabile dell’analisi del capello a cui ci sottoponiamo: il mio capello appare fortunatamente in buona salute).
La mia attenzione è per il lancio di PIDOX (e anche oggi viene fuori la mamma che è in me, e che non so tenere fuori), il desiderio di trovare il prodotto miracoloso, una cura efficace contro i parassiti che infestano la testa dei nostri figli, la mia sembra avere una predisposizione. (Che fortuna!). Sperimenterò anche questo prodotto direttamente sulla testa di mia figlia; non lascerò nulla di intentato nella mia battaglia contro il pidocchio! E’ vendibile on line su http://www.hairmed.it
Decidiamo dopo un po’, è già passata più di un’ora, e c’eravamo ripromessi un giro veloce , di scendere al piano di sotto. Qui gli stand del NAIL vincono, continuano ad avere una grande predominanza , ad affascinare esperti e simpatizzanti: smalti, smalti semipermanenti, gel ecc.
La I tappa è nello stand con gli smalti Orly, i bloggers nel frattempo si incontrano: saluti, presentazioni, foto, scambio di opinioni e di nuovo saluti, ma ci incontreremo ancora
fra gli stand della Fiera. E io continuo a non ricordare un nome, ad associarlo alla persona giusta. Che testa, mi dico, ma anche lei è un po’ in vacanza?
Mi compro dei mini-smalti Orly “Fired up” che non vedo l’ora di provare. E’ più di un anno che mi sono convertita al semi-permanente, ma perchè non fare una pausa e tornare al semplice smalto? Per provare, sperimentare e quando stanchi di quel colore, togliere e provarne un altro. Eliana mi ha convinto, farò così! Ora ho il semi-permanente di un bel colore cachi che una bella e simpatica ragazza, amica di Marcello, mi ha con velocità e professionalità messo sulle unghie nello stand Orly.
A questo punto impongo la pausa pranzo, la mia attenzione è quasi al limite, panino da casa e di nuovo via dietro a Marcy per seguirlo nei suoi spostamenti, a conoscere con lui le altre persone che girano intorno a questo mondo che così piccolo non è … Mi sento ogni tanto un po’ persa, ma mi ritrovo – ritrovo me stessa- e mi diverto!
La tappa obbligata allo Stand OPI: tanti smalti in vetrina e le nuove collezioni Skyfall e Germany Collection, di quest’ultima in un sorteggio improvvisato mi capita fra le mani “schnapps out of it!”, della gamma del rosa, ma mi piace la definizione di Anna, la figlia di Eliana di soli 8 anni, a cui l’ho mostrato, è color “mattone”! Leggo cosa significa “schnapps”: deriva dall’antico norvegese “snappen” che significa “buttare giù in un sol sorso”.
Da qui il tradizionale modo di consumare questo liquore diffuso in Europa, come un bicchierino ghiacciato. Sapevo che avrei avuto bisogno di qualcosa di forte.
Continua l’acquisto di smalti anche da China Glaze, Eliana compra alcuni consigliati da una blogger che non è potuta venire alla Fiera, io mi limito a uno solo: “skyscraper” – grattacielo -tonalità di blu, con dei microglitter argentati.
E il giro continua, verso le sei, comincio a cedere, vince la stanchezza, il male ai piedi (ho indossato tutto il giorno un paio di scarpe basse, ma nuove, piedi ko! Che furba!) e ormai quasi in chiusura tentiamo salendo al piano di sopra una prova trucco nello stand di Nee make up: l’attesa è lunga, molliamo l’impresa e lasciamo la Fiera con Linda e Silvia. Prima di andar via scattiamo qualche foto, sono inguardabile, i segni della stanchezza sono ormai
evidenti! Ma quale foto, ora dovrei solo rifiutarmi, e penso che avrei dovuto aspettare e farmi truccare, ma non riesco a sottrarmi, la foto ormai è scattata!
La nostra meta è l’albergo in zona Brera, siamo accompagnate da Marcy. Dopo una breve tappa in albergo, si cerca dove mangiare e dopo una piccola passeggiata alla ricerca di un locale che ci attragga, scegliamo “Rosso pomodoro”. La serata, così, come la giornata si conclude in bellezza: fra “zeppole calde con nutella” e visione dal vivo di Bruno Cabrerizo. Diventa difficile il commiato con Marcello, anche la serata è scivolata via in fretta fra chiacchiere, confidenze, commenti, curiosità. Non era grande come il Cosmoprof, ma questa piccola fiera di Milano ci ha regalato proprio una bella giornata!
Iole
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