L’Attesa Masque Milano, iris e champagne
Raccogliendo le idee per scrivere il mio articolo su L’Attesa Masque Milano, fragranza presentata in occasione dell’ottava edizione di Esxence, ho trovato, sul sito della Casa di Profumeria, questa descrizione:
Masque Fragranze è l’opera della vita in quattro atti. In ogni scena di un’opera, gli attori che circondano il protagonista e gli elementi dell’ambientazione cambiano. Così nelle nostre vite possiamo cambiare la “maschera” (il look, lo stile di vita, le amicizie, il tono della voce o lo stile delle battute) ma non potremo mai separarci dalla nostra più intima umanità.
Alessandro Brun e Riccardo Tedeschi, fondatori di Masque Milano, hanno strutturato la presentazione al pubblico delle loro creazioni come il susseguirsi delle scene e degli atti di un’opera, l’opera della vita. Un progetto ambizioso, che ha visto la nascita di fragranze eccellenti e già amatissime come Romanza e Tango. L’intento però non è mai quello di creare un best seller, un profumo per tutti, ma un qualcosa da indossare come una seconda pelle, una fragranza con un’anima.
Ogni creazione di Masque Milano nasce dall’incontro con un naso, dalla visita al suo laboratorio, dall’empatia e dall’accordo che fin dai primi momenti nasce tra gli attori coinvolti.
Per L’Attesa la scelta è ricaduta su Luca Maffei (vincitore per due anni consecutivi del prestigioso The Art and Olfaction Award) di Atelier Fragranze Milano.
Nell’opera di Masque Fragranze, L’Attesa è la scena I del terzo atto: le relazioni sentimentali.
Lo scenario: immaginiamo una sera d’estate, le finestre aperte su un interno casa illuminato da sole candele, atmosfera sensuale e romantica, il suono raffinato di un vecchio disco in vinile, la tiepida brezza che agita le tende leggere. Su un tavolino, un mazzo di fiori, il loro profumo e i loro colori. Una bottiglia di champagne, due calici. Il momento è perfetto, vorresti che il tempo si fermasse in questo istante, quando tutto è ancora possibile, quando l’amore si sta avvicinando alla porta, quando più immenso è il gusto de L’Attesa.
Luca Maffei interpreta magistralmente questo luogo dell’anima sospeso nel tempo con una fragranza preziosa e raffinatissima; la selezione e la combinazione di tre forme d’Iris, nonché la costruzione del perfetto accordo Champagne, non sono stati semplici né tantomeno veloci, ma il risultato è qualcosa di unico.
La piramide olfattiva di L’Attesa si può così riassumere:
Note di testa: Bergamotto Italiano, Neroli, Accordo Champagne
Note di cuore: Concreta di Iris Italiano, Concreta di Iris Francese, Assoluta di Iris Italiano, Assoluta di Tuberosa, Ylang Ylang
Note di fondo: Sandalo Mysore, Muschio di Quercia, Accordo Cuoio
Non credo di poter descrivere questa creazione con parole migliori di quelle espresse dallo stesso Luca Maffei:
L’Attesa dell’amore è essa stessa amore per la persona che si aspetta, la più preziosa per un innamorato. Volevo esprimere questo sentimento creando un nuovo iris. Fin dalla lettura delle prime righe del brief pensai che L’Attesa non poteva essere meglio evocata che dalla preziosità dell’iris e avrei voluto che le sfaccettature di questa nobile materia prima si potessero sentire sin dalle prime note di testa fino a quando il sipario cala sulle ultime note di fondo. Uno dei momenti più belli del briefing creativo è stato l’incontro con Alessandro e soprattutto Riccardo che, con la sua esperienza da sommelier, dopo avermi raccontato l’ambientazione di questa nuova “scena” del Terzo Atto, mi spiegò l’autentico profumo dello champagne attraverso una vera e propria degustazione. Tutti e tre fummo rapiti dal desiderio di ricreare per la prima volta il sentore dei lieviti, il quale con il suo contrasto amaro e allo stesso tempo intrigante sarebbe stato in grado di esaltare l’aspetto cipriato, fiorito e terroso dell’iris. Dopo tanti tentativi, sono riuscito a individuare una materia prima molto particolare, la Bierre CO2, che riproduce il vero sentore dei lieviti e che ho usato per ricreare un vero accordo Champagne. Ho scelto di utilizzare sia l’assoluta d’iris italiano, materia prima rara e preziosissima, che con le sue sfumature acute e polverose esalta sin dall’apertura il sentore dei lieviti nell’accordo champagne, che la concreta d’iris italiano e francese, con le sue note burrose, che amplifica la ricchezza del cuore fiorito e arrotonda il fondo legnoso latteo, il cuoio morbido e muschiato animalizzato della fragranza.