COWash e Low Poo, solo moda?
COWash e Low Poo: cosa sono, indicazioni, vantaggi, risultati e un caso specifico. Questo potrebbe essere il titolo completo dell’articolo che ho deciso di scrivere per spiegare, in modo chiaro e semplice, questi termini tanto di moda e raccontare la mia esperienza con un prodotto in particolare.
L’idea alla base di questa rivoluzione nel modo di lavare e prendersi cura dei capelli è molto semplice: rinunciare ai tensioattivi per evitare irritazioni, allergie, “effetto elastico” relativamente alla produzione di sebo e ottenere, al tempo stesso, capelli puliti e leggeri.
I tensioattivi sono gli agenti schiumogeni contenuti nei tradizionali shampoo (così come nei saponi, bagnoschiuma, detersivi per i piatti ecc.); i tensioattivi permettono di creare la schiuma, soffice e piacevole, che, a contatto con l’acqua, scioglie le particelle grasse accumulate su cute e capelli. L’aspetto negativo dei tensioattivi consiste nella possibilità di essere irritanti per la cute e di sgrassare eccessivamente la cute stessa causando, come reazione a questa aggressione chimica, una iper-produzione di sebo che, di fatto, porta in un circolo vizioso: lavare i capelli perché pesanti, sgrassarli troppo, eccesso di sebo in reazione all’aggressione, lavare i capelli perché pensanti …
Da anni, da molti anni, esistono in commercio shampoo non schiumogeni, oleosi, che detergono perfettamente pur non contenendo tensioattivi e rispondono alle esigenze che vi ho descritto; quindi niente di nuovo? Non proprio. La novità sta nell’utilizzo del balsamo al posto dello shampoo.
Il COWash (Conditioner Only Wash = lavaggio solo con balsamo) è un metodo di lavaggio che prevede l’utilizzo del balsamo invece dello shampoo, eventualmente miscelato con zucchero di canna per esfoliare delicatamente il cuoio capelluto. Secondo la filosofia COWash il balsamo scelto deve essere privo di siliconi e possibilmente a basso costo, come, ad esempio, Splend’or Balsamo al Cocco, reperibile nella grande distribuzione a prezzo più che contenuto.
Il Low Poo (Low-shampoo = basso, poco, shampoo) è una sorta di versione aggiornata del COWash, più che di un metodo si tratta di una categoria di prodotto, una crema più simile al balsamo che allo shampoo, contenente tensioattivi ma non solfati.
Low Poo – la mia esperienza
Nel trend COWash e Low Poo il prodotto più chiacchierato del momento è Low Shampoo Elvive di L’Oréal Paris.
Incuriosita dalle svariate recensioni lette in rete e dietro suggerimento di MaiDireMakeUp, ho acquistato Low Shampoo Elvive su Amazon, non avendolo trovato nel punto vendita IperSoap vicino a casa mia (credo che il prodotto sia disponibile, o lo sarà a breve, anche da Tigotà e Acqua&Sapone).
La mia review è assolutamente autentica e sincera, non sponsorizzata; lo specifico esplicitamente perché ho notato che molti post sui social riportano l’hashtag #adv (advertising=pubblicità) che indica che il post stesso è sponsorizzato o comunque pubblicato dietro richiesta del brand o di agenzie pubblicitarie (l’indicazione #adv è diventata obbligatoria).
Low Shampoo Elvive è disponibile, in Italia, nella versione Olio Straordinario per capelli secchi e fragili e ColorVive per capelli colorati e fragili. Ho acquistato la versione Olio Straordinario, flacone da 400ml.
Non ho i capelli secchi, sono il classico caso di cute grassa e punte secche, capelli subito pesanti e bisognosi di lavaggi frequenti, crespi, non ricci, eccessivamente voluminosi se non correttamente disciplinati, sensibili all’umidità, danneggiati da phon piastra e colorazioni. Un caso semplice no?
Low Poo – utilizzo
Per spiegare il corretto utilizzo di Low Shampoo Elvive, niente di più chiaro delle indicazioni fornite da L’Oréal Paris:
Low Poo – impressioni personali
La profumazione è piuttosto intensa ma non troppo persistente, non fastidiosa. La texture è cremosa, la consistenza abbastanza densa da permettere un’applicazione uniforme, il prodotto non scivola subito via sui capelli bagnati. Dopo 3-5 minuti di posa, il prodotto al tatto risulta più soffice, quasi spugnoso. Il risciacquo deve essere abbondante e meticoloso, i capelli devono risultare morbidi ma non si deve percepire alcun rimasuglio di prodotto. Un solo lavaggio, una sola applicazione, con 10-15 dosi di crema considerando la lunghezza dei miei capelli, sarà sufficiente. Non bisogna utilizzare altro, si procede direttamente all’asciugatura.
I capelli sono davvero puliti, incredibilmente puliti. Sinceramente non mi aspettavo di sentirli così leggeri.
Non ho notato una riduzione evidente dell’effetto crespo. Lasciando asciugare i capelli all’aria, come faccio quasi sempre in estate, non ho notato alcuna differenza estetica rispetto all’uso della tradizionale combo shampoo e balsamo. Stessa considerazione per le poche volte in cui ho utilizzato il phon.
Eppure sono entusiasta di questo prodotto. Perché? Perché i capelli rimangono più puliti più a lungo (e, ripeto, i miei sono particolarmente pesanti alla radice), i tempi di lavaggio sono più brevi dovendo applicare il low shampoo sono una volta (di norma faccio almeno due shampoo tradizionali a ogni lavaggio), i capelli sono morbidissimi e lucidi e ho la sensazione di “trattarli meglio” non sottoponendoli ad aggressivi agenti sgrassanti.
Ultima nota: la confezione da 400ml ha un costo di circa 5€ su Amazon ma si trova a circa 3-4€ nella grande distribuzione.
Low Poo – considerazioni finali
E’ la moda del momento, provate! Un prodotto poco costoso, diverso da tutti gli altri, che assicura buoni risultati in termini di estetica, che non danneggia i capelli e la cute. Non fa miracoli, certo, ma secondo me è un buon prodotto, adatto a qualsiasi tipologia di capelli.
Ultima nota personale, una domanda, una curiosità: ma le ragazze che postano foto in rete con i capelli per metà lisci e disciplinati e per metà crespi, come fanno? Lavano la testa a metà? 😉
Ciao Eliana!!
Ho letto il tuo post quando l’hai pubblicato, ma ti commento solo ora proprio perchè oggi è il primo giorno di prova del mio lowpoo! Ho preso la versione rossa, per i capelli trattati e colorati. Ho avuto il tuo stesso stupore nel sentire i capelli veramente puliti! Non ho notato particolari differenze estetiche, ma al tatto sì! Mi do’ un altro po’ di giorni per poter dare un’opinione definitiva. Adesso che sto andando al mare e i miei capelli sono un macello di salsedine è un ottimo momento per testare l’efficacia dei prodotti capelli XD.
Un bacione grandissimo,
Ludo <3
ps: ahahahaahahah il tuo interrogativo finale mi ha fatto morire XD
Ciao Ludo,
onorata del fatto che tu abbia letto il post e deciso di provare questo prodotto. Credo che l’estate, la salsedine e il vento creino l’occasione perfetta per testare Low Shampoo 🙂
Un bacione enorme a te!
Eliana
p.s. anche tu ti sei posta la stessa domanda vero? 😉
Brava, la nuova legge non deve frenarci dal provare un prodotto che ci incuriosisce e decidere di parlarne sui nostri siti… dovrebbe più che altro servire ad aprire gli occhi su alcuni profili.
Quanto al Prodotto, ho fatto una permanente che mi ha disastrato i capelli, e già faccio quasi solo cowash (sono al mare per cui lavo i capelli tutti gli giorni), potrebbe essere una valida alternativa da sperimentare
Ciao Chiara,
ti consiglio di provare questo Low Shampoo, naturalmente senza aspettarti miracoli. E’ un buon prodotto, credo ti troverai bene.
Le nuove regole inerenti l’obbligo di evidenziare se il post/articolo sia sponsorizzato o meno credo possano essere d’aiuto ai lettori, anche se diventa forse più difficile, come blogger, essere credibili quando si esprimono pareri positivi su prodotti ricevuti in omaggio. Io, nel mio piccolo, proseguo con la mia usuale linea di condotta: dico ciò che penso davvero e dichiaro apertamente quando un prodotto mi è stato inviato gratuitamente.
Grazie per aver letto l’articolo e aver lasciato il tuo commento.
Un bacione.
Eliana