Nel cosmetico. Dalla scienza, la bellezza
Non solo belletti: nel cosmetico ci sono scienza, tecnica, innovazione.
Credo sia questo il concetto base che il pubblico di consumatori di prodotti di bellezza, ben più vasto e complesso di quel che si può pensare, deve comprendere e aver ben presente quando acquista un rossetto, un profumo, ma anche un dentifricio o un deodorante. La scienza è alla base della produzione di tutti i beni di largo consumo che utilizziamo tutti i giorni; le formulazioni, frutto di studi, test e analisi che possono richiedere anche anni di lavoro, sono il cuore del prodotto che scegliamo non sempre completamente consci del valore scientifico di ciò che acquistiamo.
Per comunicare al grande pubblico dei consumatori il valore scientifico dei cosmetici, Cosmetica Italia – Associazione nazionale delle imprese cosmetiche, ha realizzato un volume intitolato: “Nel cosmetico. Dalla scienza, la bellezza”.
Il libro, presentato in occasione dell’ultima edizione di Cosmoprof Bologna, è frutto di un enorme lavoro di ricerca e di collaborazione tra esponenti del mondo accademico quali i docenti del Network dei master in cosmetologia di Cosmetica Italia che relazionano sul tema della cosmesi e della ricerca che si cela dietro ogni prodotto per la bellezza e il benessere quotidiani.
“Nel cosmetico. Dalla scienza, la bellezza” scorre con una narrazione fluida ed estremamente piacevole realizzata mediante i testi di Isabella Elena Avanzini, giornalista, e le illustrazioni originali di Annalisa Beghelli.
Isabella si è avvicinata al mondo della cosmesi dapprima con diffidenza; solo in un secondo momento ne ha compreso il valore che va ben oltre frivolezza o intrattenimento. “Oggi sono grata alla cosmetica per avermi arricchita, come persona e come professionista” (cit. pag.94).
Annalisa ha corredato questo viaggio nelle nozioni con un percorso grafico più evocativo che descrittivo per invitare il lettore a cercare in esso il proprio vissuto. “Proprio come la cosmesi, che cerca ogni giorno di rispondere alle esigenze di ciascuno di noi, alle nostre caratteristiche fisiche ma anche emotive” (cit. pag.95).